La scuola che insegna… a scrivere per il web

Sono sempre più convinta che saper scrivere PER il web sia oggigiorno una delle competenze più importanti da possedere per un docente e da sviluppare negli alunni. Ma il web è un mare vasto e variegato, per molti versi ancora inesplorato, dove tutt’oggi molti navigano a vista mentre tanti altri non sono mai salpati.sailboats-170120_960_720

Questa considerazione è confermata dalle statistiche ed è valida – ahimè! – soprattutto nel nostro paese. Triste, ma oltremodo preoccupante, che ciò che ho appena detto valga in particolare per la scuola italiana.

Ma che cosa significa scrivere per il web? E che differenza c’è tra scrivere SUL web e PER il web?

Tutti noi frequentatori della Rete, bene o male, scriviamo SUL web. Lo facciamo prevalentemente sui social network ed in particolar modo su Facebook, il re dei social! Ma in cosa consistono questi nostri “scritti”? Al massimo in qualche post o più spesso in commenti a post di altri. Scrivere e-mail non rientra propriamente nello scrivere SUL web, perché l’e-mail è una faccenda più privata, più chiusa. L’e-mail non è social!

Prima di continuare, però, occorre una precisazione. La maggior parte degli utenti dei social, in realtà, neppure scrive, ma si limita a “sbirciare” – esattamente come si faceva da bambini – dal cosiddetto buco della serratura, vedere senza essere visti, intrufolarsi nella vita degli altri esprimendo commenti – buoni o cattivi – in forma rigorosamente privata, senza metterci la faccia! Niente paura, perché il post che state leggendo non vuole essere una critica a questo comportamento – seppur discutibile – ma un “caloroso invito” a tutti gli educatori a sfruttare al meglio la Rete, i social e gli strumenti digitali in genere per promuovere la cultura del dialogo e del confronto, in particolare modo tra i giovani.

E per educare al dialogo in classe, quale modo migliore che tenere un blog?

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Il blog! Era proprio lì che volevo arrivare. 

Tenere un blog è l’esempio più rappresentativo di scrittura PER il web. Sul valore didattico del blog hanno scritto in molti, dunque cercherò di essere riassuntiva elencando brevemente i punti a favore:

  • Il blog di classe rappresenta un diario digitale, uno spazio virtuale per raccontare esperienze, documentare attività, annotare idee e pubblicare commenti su argomenti che destano particolare interesse o in cui si ha competenza.
  • Creare un blog oggi è alla portata di tutti: basta disporre di una connessione ad Internet e di un account su una delle tante piattaforme gratuite disponibili online come altervista, wordpress, blogger. Imparare ad usarle non è difficile, basta investire un po’ di tempo “smanettandoci” e farsi guidare dalle istruzioni o dai numerosi tutorial facilmente reperibili online.
  • Un blog può fungere da archivio in quanto, oltre a testi, può contenere audio, video, immagini e link. La cosa interessante è che tutto questo materiale si può integrare in un articolo diventando una vera e propria lezione multimediale sempre disponibile online e condivisibile con chiunque.
  • Il blog è uno strumento collaborativo perché può essere gestito da più persone contemporaneamente e consente di lavorare a più mani allo stesso articolo o allo stesso progetto didattico.
  • Il blog è una “vetrina virtuale” che, oltre a permettere di riflettere sulle attività svolte o da svolgere in aula (nel caso venga usato per la flipped classroom) consente agli studenti di diventare produttori attivi di conoscenza e di migliorare le proprie capacità critiche, comunicative, creative e di scrittura. Ed inoltre, proprio in quanto vetrina, facilita il coinvolgimento dei genitori che possono consultarlo per seguire il percorso didattico e d’apprendimento dei propri figli.
  • Dal punto di vista relazionale il blog rappresenta un valido strumento per seguire gli alunni anche fuori dall’aula, mantenendo un rapporto continuo con loro (e tra loro) e stabilendo – grazie all’intermediazione del web – un clima più informale e disteso che promuove l’interazione, l’inclusione e la collaborazione.
  • Aprire un blog non costa niente, in termini economici ovviamente, tuttavia richiede un investimento di tempo ed energie che viene però abbondantemente ripagato dai risultati!

Perché un insegnante dovrebbe pensare seriamente di aprire un blog di classe?

Qui un elenco degli obiettivi concreti che si possono raggiungere attraverso la realizzazione di un blog con un gruppo di studenti:

  • imparare ad esporre gli argomenti trattati in maniera chiara, corretta, sintetica ed esaustiva avvalendosi dell’uso di diversi linguaggi e canali
  • documentare le attività didattiche realizzate in maniera creativa e divertente per poterle recuperare anche nel tempo e perché diventino patrimonio di tutti grazie alla condivisione in Rete
  • sviluppare competenze linguistiche, comunicative e multimediali
  • sviluppare competenze sociali, relazionali e organizzative
  • sviluppare competenze digitali
  • affinare il senso critico nei confronti delle risorse disponibili in Internet e pubblicare a propria volta contenuti verificabili, affidabili e significativi, ma soprattutto rispettosi delle regole del copyright
  • promuovere un’idea di didattica partecipata, costruttiva e creativa
  • imparare a lavorare per obiettivi e a rispettare le scadenze
  • aumentare il senso di responsabilità e l’autostima negli alunni

Foto by Christophe BENOIT

Se tutte queste buone ragioni non ti hanno ancora convinto proviamo con un TEST!

Il blog è uno strumento didattico che non utilizzeresti mai perché…

  1. Pensi sia una perdita di tempo e la consideri un’attività secondaria alla didattica tradizionale.
  2. Scrivere per te è troppo faticoso, figuriamoci star dietro a quello che scrivono gli alunni in Rete!
  3. Credi di non essere abbastanza competente dal punto di vista tecnologico e non ti fidi delle competenze dei tuoi alunni in questo campo.
  4. Hai paura che si riveli un flop trattandosi in fondo di un’attività ancora piuttosto sperimentale e relativamente recente.
  5. Non sei abbastanza motivato e curioso e – oltretutto – ti fidi poco del web e guardi con sospetto tutte le attività che vi si svolgono.
  6. Temi le critiche e i commenti negativi.

Quante di queste affermazioni ti riguardano?

  • TUTTE E 6 = Non sei ancora pronto a scrivere PER il web! Magari frequentandolo ancora un po’ ed imparando a conoscerlo meglio acquisterai fiducia ed interesse.
  • NON PIU’ DI 3 =  Sei troppo indeciso! Fai prima un po’ di pratica scrivendo sul blog di qualcun altro, magari su questo. Comincia subito, anche solo inserendo dei commenti ai post. Imparerai in fretta, garantito!
  • AL MASSIMO 1 = Cosa aspetti? Apri il tuo blog ora!

Se hai deciso di passare all’azione allora devi conoscere assolutamente la differenza tra un sito e un blog, un particolare per niente trascurabile, che farà del tuo blog uno strumento didatticamente ancor più valido! Il blog, diversamente dai semplici siti, consente una comunicazione pluri-direzionale, nel senso che permette a chi legge di interagire con l’autore dei contenuti inserendo dei commenti e dei like, oppure condividendo a sua volta l’articolo sul proprio blog – in gergo pingback – o sui social network.

Insomma potremmo definire il blog “un sito social”!

web-152648_960_720E per completare, nel “saper scrivere PER il web” rientra a pieno titolo anche il saper interagire utilizzando correttamente e proficuamente lo strumento “LASCIA UN COMMENTO” (vale anche per i social). Credi forse che esageri nel dire questo? Ho le prove che questa è una competenza ignota a molti, e non solo in ambito digitale. Saper commentare educatamente e costruttivamente non è da tutti. Imparare a farlo è sicuramente utile per promuovere un dialogo civile, virtuale o non virtuale.

Clicca sull’immagine per guardare il video

Cadono a proposito alcuni utili consigli elargiti dai simpatici alunni di una scuola primaria statunitense su come scrivere un commento di qualità che ho scovato in un video su You Tube che vi consiglio di guardare per intero perché c’è molto da imparare. Questi bimbi, che tengono un blog insieme alla maestra, hanno vinto la Student blogging challenge, una gara organizzata tutti gli anni dal 2008 negli Stati Uniti che coinvolge scuole di tutto il mondo per promuovere lo sviluppo delle abilità di tenere un blog e commentare connettendo gli studenti con il pubblico globale della Rete. Sono davvero bravi questi bimbi! Leggiamo cosa ci suggeriscono:

CONSIGLIO #1  Complimentati con l’autore in maniera specifica, se ti piace quello che scrive dillo al blogger, sii positivo e preciso.

CONSIGLIO #2 Aggiungi nuove informazioni nel tuo commento e ricordati di leggere prima i commenti precedenti per evitare di ripetere cose già dette da altri.

CONSIGLIO #3 Crea una connessione con l’autore collegandoti a quello che ha scritto.

CONSIGLIO #4 Concludi il tuo commento con una domanda così da far continuare la conversazione. È molto probabile che il blogger ti risponda.

CONSIGLIO #5 Prima di pubblicare il tuo commento rileggilo e correggi eventuali errori. Non dimenticare di iniziare una frase con la lettera maiuscola e di concluderla con un segno di punteggiatura forte. E ricordati di non abbondare con i punti esclamativi!!!!!!!!!!

OPSSSSS… mi sono appoggiata sulla tastiera, scusate 🙂

Ah, dimenticavo, il video (ma se l’avete visto lo sapete) si conclude con l’insegnante che dice ai suoi studenti: “Ragazzi, ora che sappiamo come scrivere un commento di qualità, andiamo a scriverne subito uno sul blog di un amico!” E io aggiungerei: “Quando lo facciamo, non dimentichiamo che oltre all’amico potrebbero potenzialmente leggerlo alcuni milioni di persone, dunque non scriviamo come se stessimo chattando su WhatsApp, non è la stessa cosa!”

E voi, cosa state aspettando? Cominciate ora!

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Informazioni su Chiara Spalatro

Laureata in lettere moderne, insegna materie letterarie all'Istituto Comprensivo “Rodari Alighieri Spalatro” di Vieste (FG). E' animatrice digitale, Apple Distinguished Educator e formatrice nell’ambito delle nuove tecnologie applicate alla didattica. Insegnante capovolta dal 2015, pubblica le sue videolezioni sul canale YouTube che si chiama come lei e conta oltre 14.000 followers. Ha pubblicato numerosi articoli sulla didattica col digitale e la flipped classroom. Ha scritto insieme a Grazia Paladino due libri per Erickson sulla Didattica capovolta nella scuola secondaria di primo grado. Tiene corsi e seminari sulla flipped classroom e l'uso degli strumenti digitali nella didattica.

11 pensieri su “La scuola che insegna… a scrivere per il web

  1. Complimenti Chiara! Ancora una volta un articolo interessante e che fa riflettere su comportamenti in rete che reiteriamo in modo banale, ma che non necessariamente sono corretti. Sicuramente i miei futuri post risentiranno di questi utili suggerimenti che vanno ad aggiungersi ai tanti altri che questo blog “animato” mi ha fornito. Non termino con un’ulteriore domanda solo perché le “pillole” da te fornite sono così esaurienti, che non danno adito a ulteriori quesiti, almeno per ora! 🙂

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  3. Mi permetto una breve osservazione: perché insegnare “soprattutto il rispetto del copyright”, ignorando che il tema occupa un intero capitolo (e non di minore rilevanza) degli studi sulla società della conoscenza? Se la scuola smette di sviluppare sapere critico, creare un blog serve a poco. I cittadini digitali non possono ignorare questi aspetti.

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  4. Bello l’articolo, bellissimo il blog, bravissimi e preparatissimi gli amministratori!
    Aggiungerei ai consigli quello di rispolverare la netiquette, con particolare attenzione con la scrittura tutta in maiuscolo che viene usata DA CHI STA URLANDO!!!

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